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Il Comune di Foiano Della Chiana ha, come tutti i comuni d’Italia, un proprio stemma che è visibile nella carta intestata e nei documenti ufficiali
L'Amministazione del Comune di Foiano della Chiana ha promosso il progetto integrato 'Un segno per Foiano' per l'emanazione della normativa dello stemma comunale al fine di rafforzare l'identità civica attraverso un processo di comunicazione visiva, oggi indispensabile. Il cittadino e gli enti riconoscono così il Comune nel Segno definito. La ricerca storica è stata necessaria per ripercorrere, comprendere e rispettare il significato del segno-simbolo nel corso del tempo, mentre l'applicazione della normativa vigente e dei principi di comunicazione visiva hanno portato all'elaborazione di un regolamento e di un disciplinare d'uso dello stemma. Il progetto prevede, inoltre, uno sviluppo della ricerca attraverso la creazione di loghi per differenziare e identificare i servizi e gli uffici comunali e facilitare il cittadino attraverso una comunicazione univoca e immediata.
Nel caso in cui il Comune di Foiano della Chiana conceda contributi o patrocini a iniziative culturali, sociali, sportive, ecc., è obbligatoria la presenza del marchio del Comune sul materiale prodotto a promozione dell'evento. Lo stemma del Comune di Foiano e il suo utilizzo come marchio dell'istituzione trovano la sua collocazione nel disciplinare allegato che identifica e formalizza le specifiche tecniche di riproduzione del marchio, l'uso appropriato nelle varie soluzioni grafiche e gli errori in cui non si deve incorrere .
Coordinatore del progetto: Luca Mazzi, Comune di Foiano della Chiana
Lo stemma araldico, note storiche: Cinzia Cardinali
Disciplinare d'uso del marchio: Silvia Cresti
Cinzia Cardinali, Un segno per Foiano: Lo stemma araldico, Note storiche, Foiano della Chiana 2008 (abstract)
Il Comune di Foiano Della Chiana ha, come tutti i comuni d’Italia, un proprio stemma che è visibile nella carta intestata e nei documenti ufficiali ed è stato riprodotto nel tempo su vari supporti quali scudetti, pergamene, biglietti da visita ecc. Inoltre lo stemma è presente nel gonfalone, stendardo ufficiale che rappresenta il Comune e che gli è stato attribuito nel 1995 con Decreto dell’Ufficio Onorificenze e Araldica presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri. Anche nello statuto del Comune, attualmente in vigore, l’art. 5 ricorda che il segno distintivo del Comune è quello storicamente utilizzato del “giglio fiorentino” d'oro in campo rosso. La “capacità giuridica” di fregiarsi di un’arma è connessa con lo status giuridico che, nell’araldica civica italiana, si identifica anche con le caratteristiche di autonomia delle città comunali. Lo stemma civico è un simbolo rappresentato graficamente, che raffigura la dignità, l’onore, la personalità di un Comune, di una Provincia, di una Regione, considerati nella loro qualità di enti giuridici pubblici. Nello stemma del proprio Comune i cittadini hanno sempre riconosciuto l’emblema della propria distinzione ed autonomia.
La più antica attestazione dello stemma araldico del Comune di Foiano è costituita da un bel sigillo di bronzo conservato al Museo statale di Arte medievale e moderna di Arezzo che risale al XIV secolo. Di forma circolare presenta il giglio fiorentino semplice inserito in una doppia cornice. Nelle attestazioni più antiche costituite dal sigillo e dalle lettere credenziali lo stemma di Foiano presenta, quindi, un giglio fiorentino aperto (sbocciato) e bottonato dai piccoli boccioli all’attaccatura delle foglie laterali. Questa deve essere considerata la forma originale dello stemma civico che è nel corso del tempo anche quella maggiormente attestata e di cui abbiamo la prova dell’effettivo impiego. Nasce probabilmente come arma parlante in relazione al nome dell'abitato.
Quanto agli smalti le prime notizie che Foiano utilizzasse la bicromia giallo-rosso ci vengono da alcune fonti della metà del Cinquecento, paradossalmente quando la Magistratura di Foiano si propone di cambiare il proprio stemma. Lo stemma di Foiano è “il giglio giallo senza fronde” ovvero senza le infiorescenze che nel frattempo si erano codificate per quello fiorentino.
Nel maggio 1555, infatti, il Consiglio generale di Foiano, nella necessità di dover rifare il proprio gonfalone perduto durante la battaglia del 1554, che segna a breve la definitiva sottomissione a Firenze della Repubblica di Siena, decide di modificare il proprio simbolo e di adottare l’effige di san Martino protettore e difensore di Foiano. La magistratura fiorentina degli Otto di guardia e balia approva immediatamente la richiesta (27 maggio 1555) e, dobbiamo presumere, che lo stemma venga adottato dal Comune. Nel 1600, infatti, il podestà Giovanni Maria figlio di Francesco Cionacci fa dipingere, all’interno del Palazzo comunale a sue spese in concomitanza con il suo incarico a Foiano la figura del santo con in alto un piccolo giglio fiorentino rosso.
L'utilizzo del san Martino come stemma è effimero e di breve durata perché non lascia traccia nei documenti né nei vari manoscritti araldici, chiamati comunemente armolari, blasonari o prioristi, che vengono realizzati tra Seicento e Settecento parallelamente alla nascente scienza araldica e che riportano in diversi esemplari il tradizionale giglio d'oro in campo rosso.
Lorenzo Mariani e Bernardo Benvenuti nell'Armeria Gentilizia di Firenze (1693) codificano un altro stemma come “Luna d’argento in campo d’aria, bue bigio che posa in verde (con la testa verso la destra araldica) cipressi verdi” nella versione che è ripresa dall'erudizione locale più recente (a partire da Palmerini 1964). Il tipo appartiene ad una categoria piuttosto diffusa nelle comunità rurali con figure che richiamano le prerogative del paesaggio e del territorio. Questo stemma è, quindi, verosimilmente, un'elaborazione tardo seicentesca derivante dal gusto araldico dell'epoca priva di conferme documentarie e rintracciabile soltanto nei manoscritti araldici.
Nello stesso periodo e con una continuità che va dal XIV ai giorni nostri, lo stemma con il giglio seppure con varianti stilistiche derivanti dal diverso gusto estetico nelle varie epoche si trova anche nelle insegne civiche o religiose, per lo più in pietra, esposte agli occhi della popolazione e, quindi, con un alto significato simbolico: sullo stipite della porta dell'ex convento di S. Tommaso (1654), sulle maniglie del portone e nello scudo in pietra serena sopra l'ingresso del palazzo comunale (fine XVII sec.), nella cimasa dell’organo della Collegiata dei Santi Martino e Leonardo (1775), in una lapide in pietra serena posta sopra il portale di ingresso a ricordo dell'inaugurazione ufficiale (1796), ecc.
Non attecchiscono gli stemmi imposti dall'Impero napoleonico (Aquila coronata 1808-1814) né dal Regime fascista (Fascio littorio 1928-1944) e Foiano riprende l’arma storica che compare nei documenti amministrativi e, per esempio, in un sigillo postale (attr.) conservato presso l'Ufficio segreteria (sec. XX). Degli anni Sessanta e Settanta del Novecento ci sono semmai alcuni esempi dello stemma di Foiano come quelli a rilievo nei tondi e dipinti negli stendardi alle pareti della sala del Consiglio comunale che presentano, come il gonfalone realizzato intorno al 1964, la trasformazione della campitura del fondo dall’originale colore rosso all’amaranto.
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Ultimo aggiornamento
Martedi 25 Luglio 2023